Google Search: le ultime novità per quanto riguarda le funzionalità IA
Cosa troverai in questo articolo. Grazie all’intelligenza artificiale, il nostro modo di interagire con Google sta diventando sempre più complesso, mentre aumentano la velocità e la precisione delle domande che possiamo legittimamente attenderci dal motore di ricerca. Le ultime novità introdotte su Google Search vanno in una direzione comune: rendere il sapere più accessibile per tutti, facilitare il reperimento e il confronto di informazioni e privilegiare risultati più “etici”.
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I cambiamenti nella SERP di Google sono stati, per molti anni, graduali e lenti. L’intelligenza artificiale, però, ha cambiato completamente le carte in tavola, rendendo possibile un progresso velocissimo sia a livello grafico sia a livello di funzionalità. In questo articolo, proviamo a fare il punto della situazione raccontandovi quali sono le principali novità basate sull’IA della ricerca Google, ossia quelle che fanno parte della cosiddetta Search Generative Experience (SGE).
Definizioni arricchite in risposta a query informazionali
Una delle nuove feature di maggiore impatto visivo è quella che riguarda gli snippet forniti in risposta a ricerche di tipo informazionale: ad esempio quando si cerca la spiegazione di un concetto o di una parola o quando si desidera documentarsi maggiormente su un dato argomento. Google si è data da fare perché sia più semplice interagire con queste risposte, e in particolare quelle che riguardano ambiti ad elevata complessità come scienza, economia o storia.
Immaginate di voler capire meglio un argomento di fisica, ma che poi abbiate difficoltà a comprendere la risposta al vostro quesito perché non vi sono chiari alcuni dei termini utilizzati nella risposta: il nuovo snippet di Google vi permette, passando su date parole sottolineate, di visualizzare subito una tendina a scomparsa che ve ne spiegherà il significato. Il tutto corredato di elementi di supporto per la comprensione del contenuto: immagini, FAQ correlate, link a contenuti di approfondimento rilevanti.

Interazione facilitata con i contenuti long form
Google sta però anche facendo in modo che per gli utenti sia più semplice interagire anche con i contenuti lunghi e complessi. Come? Inserendo una funzionalità IA attraverso la quale sarà possibile, su alcune pagine web, visualizzare una lista dei punti cruciali affrontati e discussi all’interno della pagina web navigata; a ognuno di questi punti corrisponderà un collegamento ipertestuale che vi porterà dritti all’informazione che vi interessa, evidenziata con un colore particolare. All’interno dello stesso widget troverete anche una serie di domande e risposte comuni relative al contenuto con cui state interagendo, anch’esse generate dall’intelligenza artificiale.
Questa funzionalità, detta “SGE while browsing”, sarà applicata ovviamente solo ai contenuti liberamente accessibili da tutti gli utenti e non a quelli protetti da un paywall, cioè da un sistema che rende possibile l’interazione solo ad utenti in possesso di un abbonamento. Chiunque abbia già aderito a SGE ha già accesso in automatico a questa funzione sperimentale; chi fosse comunque curioso di provarla può farlo, anche senza aderire a SGE, attraverso Search Labs. Da desktop, è necessario essere in possesso della versione più aggiornata di Chrome per usufruire della funzionalità.
L’intelligenza artificiale generativa espande le possibilità di ricerca
Per quanto riguarda l’IA generativa, è interessante la funzione di recentissima introduzione che permette di creare un’immagine desiderata – tendenzialmente qualcosa con un elevato grado di personalizzazione, difficilmente reperibile su Google Immagini o su piattaforme dedicate alla compravendita di contenuti multimediali – in base a un preciso input testuale. Sarà poi possibile raffinare ulteriormente la ricerca e conseguentemente la precisione dell’immagine ottenuta.
Anche in questo caso si tratta di una funzionalità disponibile per chiunque abbia aderito a SGE. Essa si attiva in base a particolari input (ad esempio il comando “disegna” o query che sottendano la ricerca di ispirazione in relazione a un dato tema), il tutto ovviamente nel rispetto delle linee guida Google sui contenuti falsi, fuorvianti e proibiti. Per sapere di più sulle specifiche politiche di sicurezza applicate da Google alla sua IA, potete approfondire tramite questo articolo pubblicato sul blog ufficiale dell’azienda.
Intelligenza artificiale per la sostenibilità ambientale
Concludiamo la nostra rassegna con qualche spunto interessante su come Google stia cercando di fare la sua parte anche in termini di sostenibilità ambientale promuovendo soluzioni e scelte più green. Una di queste è il progetto Green Light, a oggi disponibile in 12 grandi città in quattro diversi continenti, che ha l’ambizioso obiettivo di ridurre del 10% le emissioni di carburante grazie a un efficientamento dell’alternanza di semafori verdi e rossi e dunque una riduzione del tempo trascorso in immobilità agli incroci.
Google sta inoltre espandendo a nuovi paesi la funzionalità di ricerca attraverso la quale è possibile scegliere il tragitto più efficiente in termini di consumo di carburante: basata anch’essa sull’IA, analizza fattori come pendenza del terreno, traffico in tempo reale, tipologia di strada (soprattutto per la possibilità o meno di mantenervi una velocità costante) consigliando il percorso migliore a parità di tempo di percorrenza. In aggiunta, Google Maps fornirà indicazioni sulle alternative di trasporto più ecosostenibili agli utenti che faranno ricerche di voli.
Infine, in risposta alle ricerche che riguardano le forme di energia e riscaldamento, Google privilegerà in SERP i risultati che promuovono alternative più ecosostenibili e raggrupperà le informazioni pratiche riguardanti gli incentivi del settore di modo che siano più facilmente raggiungibili dagli utenti.
Coming soon:
La prossima settimana, sul blog di Seed, parleremo di consigli strategici per la creazione di piani editoriali. Tornate a leggerci!