Come ideare moduli di contatto che convertono
Come ideare moduli di contatto che convertono
Cosa troverai in questo articolo. Poiché i moduli di contatto sono uno degli strumenti principali di conversione di un sito web, ottimizzarli in ottica CRO è un investimento sicuramente redditizio. Sebbene vi siano alcune specificità valide solo per determinati settori, molte strategie – come quelle che riguardano la scrittura, la grafica e il posizionamento dei moduli di contatto – sono valide a prescindere dall’industria di riferimento.
Indice
I moduli di contatto rappresentano una componente essenziale di qualsiasi tipo di sito, poiché rendono possibile agli utenti il raggiungimento della nostra azienda od organizzazione in modo semplice e immediato. Sono anche uno strumento prezioso per chi si occupa di CRO, perché sono spesso una fonte informale di dati preziosi riguardo ciò che funziona o non funziona nell’esperienza dell’utente su un sito.
Per questo essi rappresentano uno snodo fondamentale della CRO: non ottimizzare i propri moduli di contatto, infatti, significa perdere importanti opportunità di convertire e raccogliere nuovi lead. In questo articolo vi presentiamo alcuni consigli e strategie per creare moduli di contatto che convertono.
Le informazioni da includere nel form: la semplicità ripaga
Il primo consiglio, quando si tratta di ottimizzazione dei moduli di contatto, è di renderli il più semplici possibile. Questo significa soprattutto evitare di chiedere troppe informazioni e di utilizzare un linguaggio troppo complesso o ridondante. Per creare moduli che convertono, dovremmo limitare i campi da riempire a quelli di cui realmente abbiamo bisogno, non usare tecnicismi nelle nostre richieste o altre espressioni molto specifiche o elaborate che potrebbero confondere gli utenti.
Inoltre, risulta utile e di più immediata comprensione, ordinare sempre le richieste dalla più semplice alla più complessa – se ci pensiamo, quando vi viene chiesto di inserire i dati di pagamento, il numero della carta di credito è sempre l’ultima informazione richiesta, mentre il nostro nome e cognome sono la prima. Questo è motivato dal fatto che l’utente si sente rassicurato e invogliato a continuare nella compilazione se si sente in grado di rispondere facilmente e velocemente alle prime richieste.
Prevedere inoltre messaggi automatici di errore per chi sbaglia a compilare il modulo: questi dovranno essere chiari sia nel contenuto sia nel posizionamento (cioè spiegare esattamente quale sia l’errore e allinearsi al campo cui si riferiscono) e scritti nel modo più “umano” possibile. Non dimentichiamo poi di specificare chiaramente quali campi siano obbligatori e quali opzionali.
Posizionamento e grafica dei moduli di contatto
Anche il punto in cui posizioniamo i nostri moduli di contatto può impattare più o meno positivamente le conversioni. Generalmente, il posizionamento ideale di un modulo corrisponde a un luogo prominente come può essere un Header o una Sidebar, tuttavia è possibile effettuare degli Studi ad hoc di eye-tracking i quali possono fornire dati più puntuali sul nostro sito; inoltre, tutto ciò che può guidare l’utente nel processo di compilazione è da prendere in considerazione: le call to action dovrebbero essere chiare e in grado di attirare l’attenzione dell’utente, mentre si può fare ricorso a elementi grafici come frecce o icone per affiancare l’utente nella compilazione. Quest’ultima si rivela una mossa particolarmente intelligente quando il modulo viene diviso in diverse sezioni separate, ottima scelta per rendere il modulo meno noioso per l’utente e dunque ottenere che quest’ultimo lo compili fino alla fine.
Va da sé che qualsiasi sia l’identità grafica del modulo e il tipo di interazione con esso richiesto all’utente, il form dovrà essere ottimizzato per tutti i dispositivi. È essenziale che sia facile da navigare e compilare a prescindere dal mezzo con cui si digita; nel caso delle versioni mobile, una soluzione semplice ma sempre apprezzata dagli utenti è quella di attivare il tastierino numerico anziché la tastiera QWERTY completa in corrispondenza di campi che prevedono una compilazione esclusivamente numerica (ad es. un ipotetico campo “Numero di telefono”). Inoltre, prediligere sempre un’organizzazione del modulo su singola colonna.
Qualche idea per combattere le ritrosie dei clienti
Un modulo di contatto non offre soltanto la possibilità agli utenti di contattarci in caso di dubbi, ma anche a noi di raccogliere iscrizioni o proposte commerciali, di costruire cioè relazioni grazie alle quali far fiorire la nostra attività. Potrebbero però esserci da parte degli utenti alcune resistenze nel compilare un modulo di contatto. Ecco alcune fra le più comuni e come gestirle:
- “La mia è una richiesta troppo specifica, è inutile che perda tempo a scriverla”: spingete gli utenti a contattarvi per richieste più specifiche aggiungendo, in una zona prossima al punto in cui si trova il vostro modulo di contatto, le testimonianze di persone che ci hanno contattato in passato e alle quali abbiamo offerto una soluzione personalizzata, su misura. I clienti saranno più inclini a contattarci e si fideranno di più di noi.
- “Il modulo di contatto è un canale troppo formale”: offrire agli utenti anche altre possibilità di mettersi in contatto con noi, ad esempio tramite i social network, via email, al telefono. Tutti questi canali dovranno essere opportunamente tracciati affinché si possa avere poi contezza di quali fra essi siano i più efficaci e come migliorarli.
- “Non voglio compilare il modulo, chissà cosa fanno poi con i miei dati”: questa osservazione può essere gestita in due modi. Innanzitutto fornendo incentivi alla compilazione, che possono variare a seconda dello scopo stesso del modulo di contatto e dell’azienda di riferimento – potrebbe trattarsi di uno sconto, di una prima consulenza, di una guida gratuita o altro ancora. Inoltre, rassicurate i nostri utenti sul modo in cui verranno utilizzati i dati da loro inseriti includendo nel modulo di contatto un disclaimer che indirizzi i loro timori, magari in una chiave ironica e amichevole.
Per concludere, rimarchiamo l’importanza di condurre sui moduli di contatto un A/B Testing mirato, separatamente per ognuno degli elementi discussi finora, in modo tale da misurare l’efficacia dei nostri form e revisionarli successivamente affinché, con il passare del tempo, continuino a essere in linea con le buone pratiche di UX e sfruttino al massimo il loro potenziale di conversione.
Coming soon:
Il blog di Seed torna la prossima settimana con un articolo dedicato alle buyer personas, per comprendere al meglio come e perché costruire l’identikit dei clienti. Vi aspettiamo!