Seed Connections: intervista ad Alessandra Morciano
Tornano le nostre interviste ai protagonisti del digital italiano.
Intervistata oggi per “Connections” Alessandra Morciano, esperta di Digital con un focus sul mondo della formazione.
Scopri il suo punto di vista su quanto sperimentare con l’AI sia importante… e sul super-potere della vulnerabilità!
Alessandra Morciano
Alessandra Morciano è Marketing Manager presso QRP International, società che supporta professionisti e organizzazioni nello sviluppo delle loro competenze personali e nell'implementazione delle Best Practice di Project, Programme, PMO Management, Agile, IT e Change Management.
Guidata da curiosità, creatività e un atteggiamento positivo, ha sempre unito la passione per l'insegnamento alla sua capacità di adattarsi ai cambiamenti. L'esperienza di volontariato all'estero, in un'organizzazione di apprendimento esperienziale, ha rafforzato in lei ad inizio carriera l'importanza di concetti come il lavoro di squadra e la diversità.
Nel tempo libero, insegna e studia yoga, una pratica che le offre equilibrio e intuizione per affrontare i cambiamenti; ambasciatrice della vulnerabilità, promuove autenticità e apertura come strumenti per la crescita personale e professionale.
Come ti immagini l’evoluzione del tuo settore da qui a 3 anni?
“L’evoluzione della formazione è molto veloce: la fruizione dei contenuti formativi è cambiata molto, l’idea stessa del formatore in lezione frontale davanti agli studenti, armato di slide, è già superata. Prima del Covid, come QRP facevamo principalmente corsi in aula, durante la pandemia è nato un servizio da zero, la classe virtuale: bisogna essere molto reattivi e rapidi per potenziare i servizi di virtual e e-learning.
Per noi, avendo una certificazione alla fine del corso, il valore aggiunto è fornire tutte le conoscenze necessarie per far sì che gli studenti passino l’esame, il che rende ancora più fondamentale seguire il programma e approfondire tutti gli argomenti. Senza però dimenticare che dopo il corso i partecipanti devono essere in grado di applicare le conoscenze acquisite al loro lavoro.
La chiave è l’interattività, sebbene sia difficile ottenerla, soprattutto online, perché la sfida è catturare l’attenzione dei partecipanti a distanza. Qui la responsabilità è del trainer ma anche gli studenti devono “metterci del proprio”, ad esempio facendo esercizi a casa o durante i momenti di condivisione grazie a tool come le lavagne virtuali“.
AI: solo una buzzword o la stai applicando davvero nella tua azienda?
“Noi abbiamo un AI committee che ha “imposto” una formazione interna e un test per ogni dipartimento su come l’AI potesse migliorarci il lavoro: il fatto che sia stata un’iniziativa strutturata e coordinata dall’azienda è stato fondamentale per farla funzionare e far sì che davvero ciascun reparto si “sporcasse le mani” con l’AI.
È stato utile per noi del team marketing perché stiamo usando un tool basato su AI per il video-making, trasformando i contenuti Blog in video: fino a un anno fa erano un formato troppo dispendioso, in termini di tempo e di budget, tant’è che avevamo fatto pochi video, mentre oggi grazie all’AI possiamo realizzarli in modo semplice e veloce“.
Cosa consiglieresti ai giovani professionisti che stanno iniziando la propria carriera, qual è la competenza o l’approccio più utile oggi?
“Ovviamente, devono investire in formazione! E non solo sulle competenze specifiche della propria mansione ma anche in miglioramento personale e soft skills.
E poi, io sono una grande fan dell’umiltà e della vulnerabilità, che andrebbero non solo accolte ma anche coltivate: oggi il contesto è super competitivo e spesso i ragazzi hanno fretta di arrivare, perdendo parte della propria “umanità”.
Bisogna sapersi relazionare agli altri, imparare dagli altri, altrimenti si viene sepolti dalle informazioni, dalla velocità e dalla spersonalizzazione.
Anche mescolare le competenze, imparare da colleghi di altri dipartimenti e ambiti, in un’ottica di continuous learning e di accettazione degli errori: ciò che ancora non sappiamo o ciò che sbagliamo è un’enorme possibilità di crescita”.
Qual è il maggiore successo che ritieni di avere conseguito nella tua vita (professionale o anche personale, se preferisci)?
“Il Blog aziendale di QRP: quando sono arrivata esisteva solo in italiano e non era ben strutturato. L’ho curato per diversi anni e gestito il progetto per la sua crescita, grazie anche alla consulenza di Pasquale e del suo team, e oggi diamo per scontato che abbia tantissimi risultati in ben 5 Paesi e 4 lingue, grazie al lavoro sui contenuti e sulla SEO.
È anche la cosa che ho avuto più difficoltà a “lasciare”, perché la percepisco un po’ come una mia creatura“.
Momento Tips&Tricks: in ambito digital… dicci qualcosa che non sappiamo!
“Forse può sembrare banale ma, nell’ottica di gestire un team ibrido, sia come competenze che come strumenti di lavoro, avere una sola piattaforma per comunicare, tenere le scadenze e condividere il materiale è fondamentale.
Per il nostro team marketing usiamo Trello come gestionale, per non disperdere le info in mille file inviati tramite e-mail o chat“.