Seed Connections: intervista a Andreza Pavani
Per la nuova intervista del nostro format Seed “Connections”, abbiamo coinvolto una professionista di grande esperienza nel mondo del digital, appassionata di tecnologia, specialista di lingue, culture, comunicazione e linguaggio.
Con Andreza parliamo di AI ma anche di innovazione e curiosità.
Andreza Pavani
Nata in Brasile, Andreza ha coltivato fin da giovane un forte interesse per le lingue, studiando inglese, italiano, francese e spagnolo, giapponese, tedesco e più di recente il greco moderno. Dopo essersi laureata in Filosofia a Urbino, nel 2004 inizia a collaborare con Eurotrad, occupandosi inizialmente della gestione dei progetti, poi dell’amministrazione e del marketing, fino a diventare socia. Oggi, porta in azienda la sua curiosità e la ricerca costante di nuove soluzioni per un’impresa sempre al passo con i tempi, attenta ai rapporti umani e pronta ad affrontare i cambiamenti. E a proposito di cambiamenti, nel febbraio del 2024 ha concluso un corso al MIT su creazione e sviluppo di servizi con IA.
Il 2025 è l’anno del…
“Il 2025 per me è l’anno delle nuove strade.
Nuovi modi di fare le cose, nuovi processi, nuove soluzioni a nuove esigenze del mercato. Esploriamo come attuare un cambiamento positivo, più ampio, dall’individuo al business, alla società tutta“.
Come ti immagini l’evoluzione del tuo settore da qui a 3 anni?
“In questo periodo ci sono già molte innovazioni dal punto di vista delle soluzioni. Cerchiamo di capire i bisogni attuali dei clienti e insieme a loro costruire dei nuovi processi dove la localizzazione e i contenuti diventano sempre più parte integrante del messaggio cucito addosso ai mercati di destinazione.
Un esempio sul nostro settore? Non dico tra 3 anni, ma forse 5 anni. La traduzione diventerà sempre più real-time e tarata sulla persona che riceve l’informazione, ci sarà una iper-personalizzazione della comunicazione, basata sui canoni e i temi che ciascun individuo desidera recepire“.
AI: solo una buzzword o la stai applicando davvero nella tua azienda?
“I modelli di traduzione automatica neurali vengono utilizzati da noi dal 2018, e sfruttano sistemi di machine learning come alcuni degli attuali modelli di AI. Quindi la tecnologia alla base dell’intelligenza artificiale è al servizio della traduzione da moltissimi anni.
Per quanto riguarda i processi interni e la produttività individuale utilizziamo strumenti che hanno AI incorporata e un po’ alla volta cerchiamo di implementare sempre più funzioni. Crediamo sia fondamentale conoscere e approfondire il potenziale di questi strumenti che abbiamo a disposizione; perciò, cerchiamo di fare corsi e formarci in diversi modi nell’uso degli stessi“.
Cosa consiglieresti ai giovani professionisti che stanno iniziando la propria carriera, qual è la competenza o l’approccio più utile oggi?
“Aprirsi al mondo: essere curiosi, sempre. Non solo delle innovazioni, della tecnologia, ma di tutto quello che ci circonda, di quello che ci fa stare bene al lavoro e fuori. Leggere i giornali, leggere libri o comunque informarsi anche attraverso altri canali. Capire l’importanza della comunicazione fatta bene e del conoscere i propri pregi e difetti/limiti. Imparare a rispettare i propri tempi. Nessuno di noi è uguale all’altro e bisogna rispettare queste differenze“.
Qual è il maggiore successo che ritieni di avere conseguito nella tua vita (professionale o anche personale, se preferisci)?
“I successi devono essere misurati sulla base di chi siamo, quello che è “successo” per me forse non lo è per altri. Io considero un traguardo enorme essere riuscita a fare azienda in una realtà piccola come Urbino ma anche essere riuscita ad essere presente con mio figlio sia quando era piccolo che ora che è più grande.
Per me è imprescindibile imparare sempre di più sul mondo, sulla vita, e perciò non smetto di studiare. Così come ritengo che fare sport sia essenziale per poter stare serena il resto del tempo, su questo ho puntato da sempre. Ma anche gli amici giocano un ruolo importante nella nostra esistenza e dedicare loro del tempo di qualità è fondamentale.
Riuscire a tenere in equilibrio tutto questo beh… per me è un successo enorme“.
