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Seed Connections: intervista a Barbara Del Pio

Torna “Connections”, la nostra rubrica che mette insieme le voci dei protagonisti del digital italiano. 

Questa settimana siamo felici di avere una specialista del mondo dell’Editoria 2.0: Barbara Del Pio, Responsabile Editoriale di Italiaonline.

Scopri il suo punto di vista sui contenuti, sull’AI e sulla capacità di reagire prontamente al cambiamento.

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Barbara Del Pio

Segue i magazine di Italiaonline (DiLei, QuiFinanza, SiViaggia, Buonissimo, Libero Tecnologia, e tutti i canali di Virgilio) sin dagli albori, diventandone responsabile nel 2012. È opinionista di Lifestyle in TV e radio. Dal 1999 si occupa di progetti editoriali online, esplorando algoritmi, trend, engagement, AI, audio, video, SEO e Social Network. Laureata in Letteratura Contemporanea alla Sapienza di Roma e con un master in Giornalismo e Comunicazione d'Impresa alla LUISS Guido Carli, è giornalista professionista dal 2003.

Come ti immagini l’evoluzione del tuo settore da qui a 3 anni?

Sembra paradossale nell’era dell’AI, ma all’orizzonte vedo il ritorno a un approccio naturaleai contenuti, fondato su elementi molto umani: l’intuito, la sensibilità, la creatività. Vedo un ritorno alla specializzazione (e questa è una notizia meravigliosa per chi fa il mio mestiere!). Vedo una forte contaminazione tra competenze editoriali, marketing, SEO, tecniche soprattutto nelle newsroom in cui i servizi AI-based affiancheranno e potenzieranno nel quotidiano i professionisti dei contenuti“.

AI: solo una buzzword o la stai applicando davvero nella tua azienda?

Come ho detto all’ultimo evento “AI Revolution” di Seed, da questa ennesima rivoluzione tecnologica evidentemente non si tornerà indietro. E questo vale anche per chi produce contenuti: quindi chi informa, intrattiene, orienta scelte d’acquisto. 

Esattamente come accaduto agli albori del web, quando giornalisti e copywriter hanno dovuto misurarsi e familiarizzare con le nuove logiche dell’informazione digitale, con i canoni SEO e KPI di traffico sempre più capillari.  

Un esempio pratico di applicazione dell’AI? Il tagging dei contenuti: per un publisher come Italiaonline, che edita 15 magazine verticali che pubblicano migliaia di contenuti ogni mese, gestire questa attività con l’apporto umano comportava un notevole dispendio di tempo e di energie. Grazie all’intelligenza artificiale, siamo riusciti ad automatizzare e ottimizzare questa attività: impostando e correggendo progressivamente l’output della macchina“.

Cosa consiglieresti ai giovani professionisti che stanno iniziando la propria carriera, qual è la competenza o l’approccio più utile oggi?

Chi entra nel mondo del lavoro oggi ha un vantaggio rispetto alle generazioni precedenti: la scuola superiore e l’università offrono programmi formativi molto più verticali e specializzati che fanno da ponte – per chi li affronta con impegno e passione – con le professioni del futuro. 

Il mio consiglio per i più giovani è: fate esperienza e mettetevi alla prova il prima possibile. Iniziate a fare, sporcatevi le mani e confrontatevi con chi ha più esperienza, ben consapevoli del fatto che – se avete talento e passione – c’è spazio e bisogno di nuove competenze. Aggiungo che, negli ultimi anni, anche chi aveva decenni di esperienza alle spalle ha dovuto acquisire ulteriori tecniche e competenze: stiamo studiando tutti insomma“.

Qual è il maggiore successo che ritieni di avere conseguito nella tua vita (professionale o anche personale, se preferisci)?

Aver imparato a reagire prontamente ai cambiamenti, sia nel lavoro che nella vita. Ho dovuto allenare questa competenza e praticarla nel quotidiano. E con un’indole decisamente razionale non è stato facile. 

La capacità di adattamento era e resta una delle competenze e attitudini fondamentali. Lo ripeto spesso a chi entra nel team ed è più giovane: assecondare il cambiamento, senza frenesia e senza resistenze, per riuscire a prendere decisioni in modo rapido. Questo è il vero vantaggio competitivo“.

Momento Tips&Tricks: in ambito digital… dicci qualcosa che non sappiamo!

Premessa: trovare spazio e tempo nelle mie giornate per fare tutto quello che dovevo e volevo fare a un certo punto era diventato un’impresa impossibile. Ho deciso così di adottare una pratica, molto molto semplice, almeno a parole: ogni mattina guardo l’agenda e decido qual è il meeting a cui posso evitare di partecipare e invio in anticipo il mio contributo tramite una breve e-mail. Questo mi spinge a occupare nella maniera più produttiva possibile lo spazio che si libera di conseguenza, preziosissimo.  

Non sono ancora riuscita a trasformarlo sempre in tempo per me… di certo ho reso più produttive le mie ore lavorative“.

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