Seed Connections: intervista a Tamara Sotgiu

Torna anche in questo 2025 Seed “Connections”, la rubrica dedicata alle interviste di Seed alle voci del digital marketing italiano.
Questa settimana, la nostro ospite è Tamara Sotgiu, Head of Digital Unit di Worwerk.
Leggi i suoi interessanti spunti con un focus sul mondo e-commerce.

Tamara Sotgiu
Ingegnere con più di 20 anni di esperienza nel marketing e nelle vendite, maturata sia offline che online, Tamara Sotgiu ha guidato con successo lo sviluppo delle divisioni digital in aziende multinazionali di settori diversi, dall'elettronica di consumo al largo consumo, dal software cloud B2B alla cosmetica.
Grazie alla sua capacità di analizzare rapidamente le dinamiche di mercato, ha ottenuto eccellenti risultati di fatturato e profitto in ruoli globali, regionali e locali. È riconosciuta per il suo approccio flessibile ed inclusivo, che le consente di costruire team di talento e raggiungere sempre gli obiettivi con passione e determinazione.
Come ti immagini l’evoluzione del tuo settore da qui a 3 anni?
“Ritengo che il digital continuerà ad evolversi a un ritmo vertiginoso, vista anche la recente ed importante diffusione dell’AI. Ci saranno al contempo un’evoluzione e una rivoluzione del modo in cui lavoreremo, ma sarà estremamente utile: potremo utilizzare il tempo in modo diverso, fare brainstorming con il supporto dell’AI, lavorare sui contenuti in maniera agile rendendo il lavoro più efficiente. Il professionista potrà concentrarsi sempre più sulla strategia e anche sul poter cogliere nuovi stimoli, senza farsi travolgere dall’operatività“.
AI: solo una buzzword o la stai applicando davvero nella tua azienda?
“La stiamo già applicando in azienda e anche io, personalmente, la uso nel mio quotidiano. In azienda stiamo utilizzando sia tool che esistono già sul mercato, come supporto – non come sostituzione del lavoro umano – e stiamo anche lavorando ad un progetto di sviluppo di un tool proprietario, per fare leva su dati aziendali e beneficiarne in maniera più diretta.
Il mio team è ampiamente coinvolto in questa nuova sfida: l’obiettivo è ottenere un supporto e delle risposte ai nostri bisogni specifici, più sartoriali e focalizzandoci su ciò di cui abbiamo davvero bisogno“.
Cosa consiglieresti ai giovani professionisti che stanno iniziando la propria carriera, qual è la competenza o l’approccio più utile oggi?
“In termini di approccio, non fermarsi mai nell’investire nella propria formazione, al netto di quello che le aziende hanno da proporre in questo senso. Mantenere una mentalità curiosa e aperta al cambiamento e innovazione senza farsi assorbire dall’operatività day by day.
Investire le proprie energie in ciò che è utile per fare bene in azienda ed integrarsi: collaborazione efficace, empatia, ascolto attivo… le competenze soft così come le tecniche si possono costruire; è vero che le soft skill sono parzialmente innate, ma possono essere sviluppate e vanno curate fin dall’inizio della propria carriera“.
Qual è il maggiore successo che ritieni di avere conseguito nella tua vita (professionale o anche personale, se preferisci)?
“Professionalmente, sono molto soddisfatta di aver portato negli ultimi 15 anni trasformazione ed innovazione in aziende molto tradizionali, come ad esempio Avon e Vorwerk: storie vincenti e “antiche”, fatte di contatto umano, relazione e brand forti, ma che possono essere arricchite da nuove opportunità che vengono da un approccio più agile, più possibilistico ma allo stesso tempo concreto che deriva dalle potenzialità del digitale a tutto tondo.
Ho introdotto nelle diverse aziende progetti di evoluzione, col mio stile che ritengo essere empatico e coinvolgente e ho sempre raggiunto risultati positivi, grazie alla collaborazione dei vari stakeholder che hanno vissuto la trasformazione come un processo naturale, non invasivo. Il cambiamento per me deve essere percepito come qualcosa di utile e vantaggioso. Sono costantemente impegnata in progetti di change management dove la comprensione del clima aziendale, dei valori e delle potenzialità fanno la differenza nei risultati e nel percepito del cambiamento introdotto“.
Momento Tips&Tricks: in ambito digital… dicci qualcosa che non sappiamo!
“Ne ho diversi, ma sono tips & tricks in ambito, diciamo, più human, e riguardano la forza del confronto e della riflessione.
Il primo esempio è relativo ad uno dei successi raggiunti in Vorwerk, ossia l’introduzione delle due App per la forza vendita Bimby e Folletto. Il segreto dell’ampia adozione ed enorme soddisfazione dei venditori è sicuramente legato all’approccio progettuale. Entrambe le App sono state sviluppate insieme alla forza vendita, non solo con gli sviluppatori e gli UX manager: gli agenti Folletto e le incaricate Bimby hanno partecipato ai vari workshop di co-design in cui si è lavorato all’identificazione delle funzionalità e alla costruzione dell’esperienza dell’utente. E questo ha fatto la grande differenza: chi più di loro aveva in mente i bisogni e i desiderata per un’App che dovesse supportare il lavoro quotidiano?
Il secondo esempio riguarda il mio team direttamente, ho chiesto in occasione dell’ultimo monthly meeting del 2024 di condividere gli obiettivi raggiunti nell’anno e perché questi rappresentassero un successo per sé e per l’azienda. Sono venute fuori cose straordinarie, riflessioni interessanti, traguardi personali raggiunti e letture sul business che negli allineamenti mensili non erano emerse. L’idea di sedersi davanti a una slide bianca e fermarsi a riflettere è stato fondamentale per guardare la propria evoluzione in azienda nell’ultimo anno da un’altra prospettiva“.