Come si costruisce la brand loyalty
Cosa troverai in questo articolo. I consumatori di oggi non sono più disposti a subire semplici transazioni commerciali: cercano, al contrario, un rapporto autentico e personale con i marchi che scelgono. In un mercato saturo di offerte molto simili fra loro, la capacità di instaurare un legame emotivo può fare la differenza, portando i clienti non solo a ritornare, ma anche a diventare spontanei promotori del brand. La brand loyalty (fedeltà al marchio) si costruisce con una visione olistica che coinvolga ogni aspetto del business: dalla qualità dei prodotti al customer care, dalla comunicazione coerente alla capacità di innovare. Solo così è possibile creare un legame autentico che resista alle mode passeggere e alle sfide di un mercato in continua evoluzione.
Qual è il motivo per cui, di fronte a un vasto assortimento di prodotti con caratteristiche analoghe, tendiamo ad acquistare sempre la stessa marca e non provare qualcosa di diverso? Al di là di una nostra personale resistenza al cambiamento, a fare la differenza è spesso il modo in cui il produttore riesce a mantenere viva la magia che ci ha convinti ad acquistare il prodotto la prima volta: la brand loyalty che è riuscito a costruire nel tempo. Approfondiamo l’argomento in questo articolo.
Che cos’è la brand loyalty?
La brand loyalty (fedeltà al marchio) si riferisce al grado di coinvolgimento ed entusiasmo che i consumatori dimostrano verso un marchio. Non si tratta solo del fatto che essi continuino ad acquistare un prodotto in un arco di tempo piuttosto lungo, ma che si instauri un legame emotivo e psicologico che li spinge a preferire quella marca rispetto alla concorrenza, anche quando altre opzioni potrebbero essere più economiche o facilmente accessibili.
La brand loyalty si manifesta spesso anche nel passaparola, in cui i consumatori diventano “ambasciatori” informali del marchio e lo raccomandano a familiari, amici e conoscenti. A differenza di una semplice abitudine d’acquisto, la fedeltà al marchio è guidata da un legame emotivo, che può essere rafforzato da esperienze positive, valori condivisi e storie coinvolgenti.
In questo risiede il superpotere della brand loyalty: nella capacità di trasformare un cliente occasionale in un vero “fan” del marchio, pronto a resistere alle tentazioni della concorrenza e a restare fedele anche in periodi di difficoltà.
Come si distingue la brand loyalty dalla customer loyalty?
Spesso i termini brand loyalty e customer loyalty vengono usati in maniera intercambiabile, ma esiste una sottile differenza fra i due ed ha a che vedere con i concetti espressi nel precedente paragrafo:
- La customer loyalty (fedeltà del cliente) si concentra sul comportamento d’acquisto ripetuto e sulla capacità di mantenere i clienti nel tempo, spesso grazie a programmi di fidelizzazione, sconti, promozioni e un’efficiente gestione del servizio clienti. L’obiettivo principale è quello di massimizzare il valore del cliente, ovvero la sua capacità di acquisto, nel lungo periodo;
- La brand loyalty (fedeltà al marchio) va invece oltre il semplice comportamento transazionale e si basa su un legame emotivo con il marchio. I clienti non solo comprano ripetutamente, ma identificano anche i propri valori e stili di vita con il brand.
Sebbene le due forme di fedeltà siano complementari, la customer loyalty può essere incentivata principalmente attraverso meccanismi di reward, mentre la brand loyalty richiede un approccio più strategico e comunicativo, fondato sulla trasparenza, sull’autenticità e su una comunicazione coerente.
Per quali tipi di aziende è importante lavorare sulla fedeltà al marchio?
La fedeltà al marchio non è un lusso riservato solo alle grandi aziende o ai brand di lusso. In realtà, tutte le imprese – dalle startup alle multinazionali, dai marchi locali alle realtà globali – possono e devono lavorare sulla costruzione di una solida fedeltà al marchio, specialmente in alcuni settori-chiave in cui i prodotti possono sembrare (e, spesso, sono) molto simili.
In tali contenti, sono il legame emotivo con il marchio, la sua promessa di un’esperienza fuori dall’ordinario e la capacità di promuovere un’intera filosofia di vita a spingere il consumatore a scegliere sempre lo stesso prodotto. Ci riferiamo per esempio a queste categorie di prodotto:
- beni di largo consumo della GDO;
- prodotti tecnologici;
- moda e lusso;
- automotive.
Lavorare sulla fedeltà al marchio è comunque cruciale per ogni azienda che desideri stabilire relazioni durature con i propri clienti, aumentare il customer lifetime value (il profitto totale generato da un cliente durante l’intero periodo del suo rapporto con l’azienda) e differenziarsi in un mercato sempre più competitivo.
Migliori pratiche per la costruzione di brand loyalty
Costruire la brand loyalty richiede una strategia articolata e coerente, che integri diverse attività di marketing, comunicazione e customer care. Di seguito presentiamo alcune delle migliori pratiche che possono essere adottate in maniera trasversale a qualsiasi settore.
1. Conoscenza del tuo pubblico e definizione dei valori del marchio
Comprendere i bisogni e i desideri dei propri clienti è il primo passo per instaurare con loro un legame autentico. Per raggiungere questo scopo e capire cosa motiva i vostri clienti ad acquistare i vostri prodotti potete ricorrere a vari strumenti e metodi: sondaggi, analisi dei comportamenti d’acquisto e strumenti di social listening.
I valori fondamentali comunicati dal marchio dovrebbero rispecchiare le aspettative del vostro target: ad esempio, un marchio di prodotti bio potrebbe enfatizzare la sostenibilità e il benessere attraverso un packaging eco-friendly e iniziative di sensibilizzazione ambientale.
2. Creazione di una brand identity e una storia coerente
Una brand identity forte è il cuore di ogni strategia di brand loyalty. Questa si fonda su alcuni elementi di base, in particolare la coerenza visiva e comunicativa: dalla grafica al tone of voice, ogni elemento deve essere in linea con la storia e i valori del marchio. Inoltre, occorre raccontare la storia del brand in modo da creare un legame emotivo con il consumatore.
3. Personalizzazione e comunicazione one-to-one
Oggi i consumatori si aspettano esperienze personalizzate che rispondano alle loro esigenze specifiche e questo significa sfruttare gli strumenti tecnologici che permettono di raggiungere il cliente e comunicare con lui o lei in un rapporto, seppur virtuale, 1:1. Ecco alcuni esempi di tali strumenti:
- Email marketing per segmentare il pubblico e inviare comunicazioni mirate, come offerte esclusive o inviti a eventi VIP;
- Social media per interagire direttamente con i clienti, ascoltare le loro esigenze e rispondere in tempo reale ai loro dubbi.
Amazon è un eccellente esempio di personalizzazione. Grazie all’analisi dei comportamenti d’acquisto, la piattaforma riesce a proporre raccomandazioni su misura, aumentando la probabilità di conversione e rafforzando il legame con il cliente.
4. Programmi di fidelizzazione e incentivi
I programmi di loyalty sono strumenti potenti per premiare la fedeltà e incentivare acquisti ricorrenti. Essi si basano su poche, ma efficaci strategie di base, fra cui il sistema dei punti fedeltà, accumulando i quali, attraverso i propri acquisti o altre interazioni con il brand, si possono sbloccare ricompense come sconti, prodotti esclusivi o esperienze speciali. Ad esempio, registrando attività sportive sull’app Adidas Running si accumulano punti spendibili nei negozi online e fisici del marchio.
All’interno dei programmi di fedeltà, poi, non è raro il caso di eventi VIP riservati ai clienti più fedeli duranti i quali possono essere presentati prodotti nuovi in anteprima e/o distribuite goodie bags gratuite.
Non pensiate che questa logica, comune per supermercati e negozi di piccoli beni di consumo, non possa essere estesa anche a settori meno consueti: alcune case automobilistiche, ad esempio, offrono programmi di fedeltà che prevedono servizi di manutenzione gratuita, aggiornamenti esclusivi o accesso anticipato a nuovi modelli per i clienti più fedeli.
5. Customer care e assistenza post-vendita
Un servizio clienti efficiente e attento è essenziale per mantenere alta la fiducia e la soddisfazione. Per costruire la vostra brand loyalty, dovete gestire nel miglior modo possibile lamentele, reclami, critiche e qualsiasi genere di feedback negativo tu possa ricevere: rispondete tempestivamente a domande e problematiche, anche sui social media e nelle community online, e soprattutto utilizzate i feedback ricevuti per migliorare costantemente prodotti e servizi. In questo modo dimostrerete che avete davvero a cuore il parere dei vostri clienti.
In questo senso è possibile fare un ulteriore passo avanti incoraggiando i clienti a partecipare attivamente allo sviluppo di un prodotto o alla definizione di nuove strategie. Ad esempio, aziende che sviluppano app o software possono coinvolgere la propria community nel beta testing di nuove funzionalità, rendendo i clienti parte integrante del processo di innovazione.
6. Collaborazioni con influencer
Il punto precedente ci permette di sottolineare che costruire la propria brand loyalty non equivalga a “cantarsela e suonarsela da soli”. Al contrario, un prezioso supporto può venire proprio da collaborazioni con soggetti terzi in grado di amplificare il messaggio del marchio e raggiungere nicchie specifiche.
Selezionare influencer allineati con i valori del brand e pianificare attività di co-creazione di contenuti autentici che raccontino il marchio in modo credibile può aggiungere valore extra alla vostra azienda, ai vostri prodotti e rendere la vostra immagine più rassicurante e affidabile agli occhi dei consumatori.
Esempi di brand loyalty da marchi famosi
Come vengono applicate le strategie di brand loyalty in settori diversi? Ecco alcuni riferimenti celebri:
- Starbucks: questa catena internazionale di caffetterie non si limita a vendere caffè e fette di torta, ma un’esperienza “third place”, ovvero un luogo dove i clienti si sentano accolti e parte di una community. Attraverso il programma di fidelizzazione Starbucks Rewards, l’azienda incentiva l’acquisto ripetuto offrendo premi, sconti e promozioni personalizzate. La cura dei dettagli nei negozi, il design accogliente e l’attenzione al servizio clienti rafforzano ulteriormente la fedeltà al marchio;
- Tesla: l’azienda di Elon Musk ha rivoluzionato il concetto di auto elettrica non solo attraverso l’innovazione tecnologica, ma anche per la capacità di creare un’immagine di brand futuristica e sostenibile. I clienti Tesla si sentono parte di una élite di innovatori che credono in un futuro più green e tecnologicamente avanzato e il continuo aggiornamento software e l’attenzione alle esigenze del cliente contribuiscono a mantenere alta la fedeltà al marchio;
- Gucci: nel settore del lusso, Gucci sfrutta la potenza dello storytelling e l’attenzione al dettaglio per creare esperienze uniche. Eventi privati, collaborazioni con artisti e l’uso di tecnologie innovative (come la realtà aumentata per provare virtualmente i prodotti) sono strategie che rafforzano la fedeltà dei clienti, facendo sentire ogni acquisto come un’esperienza esclusiva e irripetibile;
- Samsung: anche in questo caso parliamo di un’azienda che ha investito moltissimo nella creazione di un’identità forte e nell’innovazione costante. Le campagne di lancio dei nuovi prodotti, supportate da un’ampia rete di influencer e content creator, la presenza globale e l’attenzione al design e alle funzionalità smart contribuiscono a mantenere una base di clienti fedele, pronta a sperimentare le ultime novità tecnologiche proposte dal brand.
Come supportare la brand loyalty dei clienti esistenti
Nutrire la brand loyalty dei clienti già esistenti significa creare un ecosistema che vada oltre la semplice transazione, valorizzando il rapporto con il cliente attraverso iniziative innovative ed esclusive. Ad esempio, la creazione di community dedicate, sia online che offline, dove condividere esperienze, consigli e feedback. Queste community, arricchite da eventi esclusivi e momenti di interazione diretta, rafforzano l’identità del brand e stimolano il senso di appartenenza.
Parallelamente, strategie di upselling e cross selling, basate su un’analisi approfondita dei comportamenti d’acquisto, consentono di proporre prodotti complementari o upgrade mirati che rispondano alle esigenze specifiche dei clienti, aumentando così il valore medio per utente e incentivando ulteriori acquisti. Queste tattiche, integrate in una comunicazione personalizzata e dinamica, alimentano un circolo virtuoso di fedeltà e coinvolgimento, trasformando ogni cliente in un promotore attivo del marchio.
Come monitorare l’efficacia di una strategia di brand loyalty
Il monitoraggio e la misurazione della brand loyalty rappresentano strumenti indispensabili per comprendere se le strategie adottate riescano davvero a instaurare un legame profondo e duraturo con i clienti, e questo processo si integra strettamente con la necessità di mantenere una coerenza comunicativa e una capacità di adattarsi alle evoluzioni del mercato.
Misurare indicatori come il Customer Lifetime Value, il Net Promoter Score, i tassi di retention e l’engagement sui social media permette di ottenere una visione chiara e dettagliata dell’efficacia delle iniziative di fidelizzazione, evidenziando quali aspetti funzionino e quali richiedano ulteriori interventi.
Tuttavia, la sola raccolta di dati non basta: è fondamentale che questi risultati siano interpretati e messi in relazione con la coerenza del brand, ovvero la capacità di offrire un’esperienza uniforme e riconoscibile in ogni punto di contatto fra azienda e cliente, sia online che offline. Una comunicazione coerente, che rispecchi fedelmente i valori e la storia del marchio, crea una base solida di fiducia e permette ai clienti di riconoscersi nell’identità del brand, rafforzando il legame emotivo.
Allo stesso tempo, l’adattabilità gioca un ruolo cruciale: l’ascolto attento del feedback e il continuo aggiornamento delle strategie consentono di rispondere in modo proattivo alle esigenze in evoluzione del mercato, garantendo che l’esperienza offerta rimanga sempre rilevante e in linea con le aspettative dei consumatori.
Riassumendo: le domande più comuni sulla brand loyalty e come costruirla
Concludiamo questo approfondimento con una serie di FAQ su come costruire brand loyalty. Se non trovate risposta alla vostra domanda, scriveteci: saremo felici di chiarire tutti i vostri dubbi e arricchire ulteriormente questo contenuto grazie alle vostre segnalazioni.
Che cosa si intende per brand loyalty?
La brand loyalty, o fedeltà al marchio, indica il legame emotivo e psicologico che spinge i consumatori a preferire e a continuare a scegliere un determinato marchio anche quando sono disponibili alternative più economiche.
Qual è la differenza tra brand loyalty e customer loyalty?
La customer loyalty si concentra sul comportamento d’acquisto ripetuto e sull’adozione di meccanismi di fidelizzazione come sconti e premi, mentre la brand loyalty va oltre la transazione, basandosi su un legame emotivo e un’identificazione profonda con i valori e la storia del marchio.
Per quali settori è particolarmente importante lavorare sulla brand loyalty?
La fedeltà al marchio è cruciale soprattutto in settori dove i prodotti risultano simili a livello funzionale, come i beni di largo consumo, la tecnologia, la moda, il lusso e l’automotive. In questi contesti, un legame emotivo forte aiuta a differenziare il prodotto e a fidelizzare il cliente.
Cosa significa Customer Lifetime Value (CLV) e perché è importante?
Il Customer Lifetime Value rappresenta il valore complessivo che un cliente genera per l’azienda durante l’intero periodo della sua relazione con il marchio. Un CLV elevato indica non solo un comportamento d’acquisto ripetuto, ma anche una forte fedeltà, che si traduce in un maggior profitto a lungo termine.
Che cosa sono gli strumenti di social listening?
Gli strumenti di social listening sono software e piattaforme che permettono di monitorare e analizzare le conversazioni online riguardanti un brand, un settore o un argomento specifico. Questi strumenti raccolgono dati da social media, blog, forum e altre fonti digitali, aiutando le aziende a comprendere le opinioni dei consumatori, identificare trend emergenti e migliorare le proprie strategie di marketing e comunicazione.
Cos'è il Net Promoter Score?
Il Net Promoter Score (NPS) è una metrica che misura la probabilità che i clienti raccomandino il marchio ad amici o colleghi, fornendo un’indicazione del livello di soddisfazione e fedeltà. Il punteggio si ottiene chiedendo ai clienti, su una scala da 0 a 10, quanto è probabile che suggeriscano l’azienda; i clienti vengono quindi classificati in promotori (punteggio 9-10), passivi (7-8) e detrattori (0-6). Il valore finale dell’NPS si calcola sottraendo la percentuale di detrattori da quella dei promotori.
Cosa sono i tassi di retention?
I tassi di retention indicano la capacità di un’azienda di mantenere i propri clienti nel tempo. In altre parole, rappresentano la percentuale di clienti che continuano a fare acquisti o a usufruire dei servizi offerti in un determinato periodo. Un tasso di retention elevato è indice di una forte fidelizzazione e di un elevato livello di soddisfazione da parte dei clienti, elementi fondamentali per una crescita sostenibile del business.
Cos’è e come si calcola l’engagement sui social media?
L’engagement sui social media misura il grado di interazione degli utenti con i contenuti pubblicati dal marchio. Generalmente, il calcolo prevede la somma di tutte le interazioni (like, commenti, condivisioni, visualizzazioni, ecc.) divisa per il numero totale di follower o per la portata del post, con il risultato spesso espresso in percentuale. Questo indicatore aiuta a capire quanto i contenuti siano coinvolgenti e rilevanti per il pubblico, contribuendo a rafforzare la presenza e la fedeltà al marchio.
Quali sono alcune delle migliori pratiche per costruire la brand loyalty?
Tra le strategie chiave troviamo la comprensione profonda del target e la definizione dei valori del marchio, la creazione di una brand identity coerente, la personalizzazione della comunicazione, lo sviluppo di programmi di fidelizzazione efficaci, il customer care attento e le collaborazioni con influencer che condividono i valori del brand.
In che modo le aziende possono supportare la fedeltà dei clienti già acquisiti?
Oltre a mantenere una comunicazione personalizzata, le aziende possono rafforzare il legame con i clienti esistenti attraverso la creazione di community dedicate e l’adozione di strategie di upselling e cross selling, che propongano prodotti complementari o upgrade mirati, aumentando così il valore medio per utente.
Cosa sono upselling e cross selling?
L’upselling e il cross selling sono strategie di vendita volte ad aumentare il valore medio per utente e a migliorare l’esperienza d’acquisto. L’upselling consiste nell’incoraggiare il cliente ad acquistare una versione più avanzata o costosa del prodotto scelto, mentre il cross selling suggerisce l’acquisto di prodotti complementari che integrano l’offerta principale.
Perché è fondamentale mantenere una comunicazione coerente nel tempo?
Una comunicazione coerente contribuisce a consolidare l’identità del marchio, creando fiducia e riconoscibilità in ogni punto di contatto con il cliente. Questa coerenza rafforza il legame emotivo e facilita il riconoscimento del brand in un mercato sempre più competitivo.
In che modo la personalizzazione incide sulla fedeltà al marchio?
La personalizzazione permette di adattare i messaggi e le offerte alle specifiche esigenze e preferenze dei clienti, rendendo l’esperienza d’acquisto unica e coinvolgente. Ciò favorisce una relazione più profonda e duratura, aumentando la probabilità che il cliente rimanga fedele al marchio.
Come può l’adattabilità del brand influire sulla sua fedeltà?
L’adattabilità consente al marchio di rispondere tempestivamente ai cambiamenti del mercato e ai feedback dei clienti, garantendo che l’esperienza offerta resti sempre rilevante. Questa capacità di evolversi mantiene il brand in linea con le aspettative dei consumatori e contribuisce a rafforzare il legame emotivo nel tempo.
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