I trend dell’online marketing per il 2025
Cosa troverai in questo articolo. Il 2025 sarà un anno di grandi opportunità per i brand che sapranno adattarsi alle nuove tendenze del marketing. L’integrazione dell’AI, la crescita del video marketing, il focus sull’autenticità e l’uso di tecnologie immersive come AR e VR ridefiniranno le strategie di engagement. Rimanere aggiornati e flessibili sarà la chiave per conquistare il mercato e creare connessioni significative con i consumatori.
Con l’introduzione di nuove piattaforme, sistemi di intelligenza artificiale (AI) sempre più avanzata e integrati negli strumenti di marketing, oltre al crescente impatto dei social media, il 2025 si preannuncia come un anno cruciale per ridefinire strategie e approcci. In questo articolo vi presentiamo le tendenze chiave che guideranno il marketing nel 2025: scoprite come sfruttarle per ottenere un vantaggio competitivo!
1. L’Intelligenza Artificiale come pilastro del marketing
Ormai non possiamo più parlare di “novità” in relazione all’intelligenza artificiale di per sé, ormai diventata non solo un elemento pervasivo della nostra esperienza di utenti online, ma anche un tassello imprescindibile del modo in cui i professionisti del marketing online costruiscono le loro strategie commerciali.
Per il 2025, possiamo prevedere a ragion veduta che il ruolo rivestito dall’AI raggiungerà una preminenza sempre maggiore, grazie anche all’emergere di nuovi software di AI generativa in competizione fra loro: di recente, ai più blasonati ChatGPT, Gemini e Copilot, si sta infatti affiancando il nuovo concorrente asiatico DeepSeek; salito alla ribalta per i costi di produzione e ricerca nettamente inferiori rispetto agli omologhi occidentali, è stato recentemente bloccato dal Garante per la Privacy in attesa di una verifica delle modalità di raccolta e gestione dei dati impiegate dal software.
Al di là dei grandi nomi del settore, quello che è certo è che l’utilità del machine learning nel marketing va ben oltre la creazione di contenuti in base a prompt forniti dagli utenti: con le sue integrazioni all’interno delle piattaforme di web analytics e advertising, l’IA generativa permetterà di automatizzare sempre più i processi, analizzare enormi quantità di dati e creare esperienze personalizzate su larga scala prevedendo il comportamento dei consumatori, dunque ottimizzare le strategie in tempo reale e migliorare il targeting delle campagne pubblicitarie.
Inoltre, il machine learning sarà sempre più impiegato anche per la gestione dei chatbot e dunque del customer service, che potrà vantare su tempi di risoluzione dei problemi molto più brevi migliorando di conseguenza la soddisfazione degli utenti. La sfida per i brand sarà trovare il giusto equilibrio tra automazione ed elementi umani per garantire interazioni autentiche e coinvolgenti, oltre a vigilare attentamente sul modo in cui vengono utilizzati i nostri dati e quelli dei nostri utenti.
2. Il dominio dei video brevi
Un altro trend che ci aspettiamo non vada a riassorbirsi, ma assuma dimensioni ancora più imponenti è quello dei video brevi: formati come TikTok, Instagram Reels e YouTube Shorts continueranno a dominare la scena; molti studi confermano infatti che una porzione non irrisoria di consumatori preferisce i video brevi per scoprire nuovi prodotti.
I brand dovranno di conseguenza investire in contenuti dinamici, brevi e coinvolgenti per mantenere l’attenzione del pubblico e aumentare la brand awareness. Fra le strategie più efficaci che possono essere impiegate ci sono challenge virali, video educativi in formato breve e collaborazioni con creator di nicchia, mentre per quanto riguarda il posizionamento, i video brevi possono essere strategicamente impiegati in diversi punti del customer journey:
- Nella fase di awareness, attraverso brevi spot accattivanti che facciano conoscere il prodotto o servizio, magari attraverso una challenge virale;
- Nella fase di considerazione, con contenuti educativi e tutorial rapidi per mostrare le caratteristiche di un prodotto e come utilizzarlo;
- Nella fase di conversione, attraverso recensioni, testimonianze e dimostrazioni d’uso in tempo reale per convincere gli utenti a finalizzare l’acquisto;
- Nella fase di fidelizzazione, tramite contenuti esclusivi, ad esempio i “dietro le quinte” o le risposte dirette ai commenti della community, capaci di rinsaldare il legame con il pubblico.
Tenete presente che molti consumatori preferiscono ormai annunci senza audio nelle fasi finali del funnel di acquisto, pertanto i brand dovranno puntare su contenuti visivi impattanti e testi di corredo (sottotitoli, grafiche) chiari in quanto cruciali per massimizzare l’efficacia degli annunci.
3. L’evoluzione dell’influencer marketing
Il focus dell’influencer marketing si sta spostando sempre più dalla quantità alla qualità. I micro e nano-influencer, con un pubblico più piccolo ma altamente coinvolto, stanno diventando più preziosi dei macro-influencer. La tendenza per il 2025 sarà quella di costruire collaborazioni a lungo termine con influencer autentici, i cui valori rispecchino quelli del brand, per generare fiducia e fidelizzazione.
Una strategia sempre più diffusa è il co-branding, ovvero la collaborazione tra un brand e un influencer per creare un prodotto esclusivo che unisca le caratteristiche distintive di entrambi, raggiungendo un pubblico più ampio e fidelizzato. Un esempio pratico? L’influencer che crea contenuti di cucina vegana crea una nuova crema spalmabile 100% vegetale in collaborazione con un marchio top nel settore: il brand fornisce l’expertise nella produzione, mentre l’influencer contribuisce con la sua visione e il suo seguito. Questo tipo di partnership crea prodotti autentici e di valore, generando un forte impatto sulle vendite.
4. Il marketing immersivo con AR e VR
Realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR) saranno sempre più integrate nelle strategie di marketing perché in grado di rispondere in maniera eccellente alle nuove abitudini dei consumatori, che cercano esperienze rapide, coinvolgenti e accessibili senza spostarsi da casa. Ecco alcuni esempi di come queste tecnologie risultano sempre più impiegate nel marketing online in alcuni settori-chiave che, fin dagli esordi di AR e VR, ne sono stati i pionieri e continueranno verosimilmente a guidarne l’evoluzione, adottandone strumenti e strategie per primi:
- Retail e moda: molti brand implementano l’AR per permettere ai clienti di provare virtualmente abiti, occhiali e accessori prima dell’acquisto. La funzione di virtual try-on offerta da marchi come Gucci e Ray-Ban riduce infatti l’incertezza dell’acquisto online e migliora le conversioni;
- Settore immobiliare: le agenzie immobiliari utilizzano la VR per offrire tour virtuali degli immobili, permettendo agli acquirenti di esplorare le proprietà senza doverle visitare fisicamente; questo rappresenta un vantaggio particolarmente competitivo per quelle aziende che si rivolgono a utenti stranieri, fisicamente impossibilitati a visitare la proprietà di persona, o per chi opera nell’ambito degli immobili di lusso;
- Automotive: un numero crescente di case automobilistiche sta adottando showroom virtuali in VR, dove gli utenti possono esplorare e personalizzare i veicoli senza recarsi in concessionaria;
- Intrattenimento ed eventi: i concerti e gli eventi in VR stanno diventando sempre più popolari, permettendo agli utenti di vivere esperienze immersive direttamente dal proprio divano. Si tratta di una soluzione che piace a molte tipologie di utenti diverse: ad esempio chi non può viaggiare per vedere un concerto di persona a causa di motivi lavorativi o perché le venue dei concerti sono troppo lontane; chi preferisce evitare le situazioni troppo affollate e caotiche; chi vuole godere dell’esperienza del concerto in maniera più comoda o semplicemente più conveniente, considerati i prezzi dei biglietti ormai astronomici, inaccessibili per molte persone.
Queste tecnologie non solo migliorano l’esperienza dell’utente, ma riducono anche le incertezze legate agli acquisti diminuendo significativamente il tasso di resi, incrementano l’engagement e accorciano il percorso di acquisto.
5. Il boom del marketing in-game
Il marketing nei videogiochi sta diventando sempre più rilevante grazie alla crescente popolarità del gaming tra le nuove generazioni: un quattordicenne medio oggi trascorre praticamente ogni suo istante libero (e possibilmente, se non visto, anche ogni istante non libero) a giocare sullo smartphone.
All’interno di questo scenario, il game advertising sta assumendo forme sempre più sofisticate: dai classici banner nei giochi mobile fino al posizionamento di oggetti di marca nei mondi virtuali, le possibilità sono molteplici. Tuttavia, emergono questioni etiche, come l’influenza psicologica su un pubblico giovanissimo o la monetizzazione aggressiva tramite loot box e acquisti in-app.
Il meccanismo dei loot box, in particolare, ha sollevato diverse polemiche perché può spingere a spendere soldi in modo compulsivo, soprattutto nei giochi rivolti a un pubblico giovane. In alcuni paesi, infatti, essi sono stati specificamente regolamentati o equiparati al gioco d’azzardo.
6. L’autenticità come valore chiave
I consumatori cercano sempre più autenticità nei brand con cui interagiscono. Per guadagnare la fiducia del pubblico, le aziende devono essere trasparenti, comunicare apertamente i loro valori e ammettere eventuali errori. Ad esempio, un marchio di moda sostenibile dovrebbe condividere l’intera filiera produttiva per dimostrare il proprio impatto ambientale ridotto, mentre una catena di ristorazione, in un analogo sforzo di trasparenza, pubblicherà informazioni dettagliate sugli ingredienti e sulla provenienza delle materie prime.
Anche l’ammissione di errori può rafforzare la credibilità: le aziende tech che riconoscono pubblicamente un problema nei loro prodotti e offrono soluzioni rapide spesso ottengono infatti maggiore fiducia rispetto a chi cerca di minimizzare o nascondere le criticità.
7. L’importanza dell’engagement in tempo reale
Dare risposte rapide e genuine ai propri clienti, affrontando in maniera tempestiva i dubbi che impediscono loro di completare un acquisto o rispondendo alle problematiche insorte alla ricezione della merce, sarà un requisito sempre più importante della presenza online delle aziende sia B2C che B2B.
Per le imprese alle prime armi con risorse limitate esistono strategie pratiche, per migliorare la reattività senza sacrificare l’autenticità, che possono essere messe in atto a fronte di investimenti relativamente contenuti:
- Automazione intelligente: strumenti gratuiti o a basso costo come chatbot su Facebook Messenger o WhatsApp Business permettono di rispondere immediatamente alle domande più frequenti o gestire le prenotazioni in maniera automatica, lasciando le richieste più complesse a un operatore umano;
- Pianificazione e monitoraggio: l’uso di piattaforme come Meta Business Suite o Hootsuite consente di programmare post, monitorare le interazioni e rispondere più rapidamente ai messaggi senza dover controllare costantemente i social;
- Template personalizzabili: creare risposte predefinite per le domande comuni (es. orari di apertura, modalità di acquisto, politiche di reso) velocizza il servizio clienti, mantenendo comunque un tono amichevole e personalizzato;
- Orari di risposta ben definiti: se il team è ridotto, è utile indicare nella bio o nelle FAQ gli orari in cui il servizio clienti è attivo, per gestire meglio le aspettative dei clienti;
- Interazione proattiva: rispondere non solo a domande dirette, ma anche ai commenti sui post e menzioni, dimostrando attenzione e coinvolgimento può fare la differenza.
Sfruttando queste strategie, anche un piccolo business può offrire un servizio clienti efficace mantenendo un rapporto autentico con la propria community. Inoltre, ci sono molti elementi di UX che, se ben curati, permettono di anticipare dubbi e problematiche degli utenti, risolvendo alla fonte la necessità di un ricorso ai sistemi di assistenza: un esempio di questi snodi è la Thank You Page, della cui ottimizzazione avevamo parlato in questo articolo. Anche i moduli di contatto possono aiutare a individuare elementi particolarmente bloccanti nell’esperienza di navigazione e interazione degli utenti sul sito.
8. Ascesa degli e-commerce e della ricerca vocale
Gli esperti del settore concordano nell’affermare che il commercio elettronico sia destinato a raggiungere picchi mai visti prima nei prossimi 5 anni, con piattaforme come Amazon a fare da apripista. Ecco allora qualche consiglio per ottimizzare la propria presenza sul marketplace di Bezos:
- Migliorate le schede prodotto scrivendo titoli chiari e ricchi di parole chiave, descrizioni dettagliate, bullet point che evidenzino i benefici del prodotto e utilizzando immagini di alta qualità che catturino l’attenzione;
- Ottimizzate le parole chiave e integratele nei titoli, nelle descrizioni e nei backend search terms;
- Sfruttate i contenuti A+ per aumentare l’engagement e ridurre i dubbi degli utenti;
- Investite in Amazon Ads per raggiungere clienti in target e aumentare la visibilità rispetto ai concorrenti;
- Curate le recensioni cercando di raccogliere recensioni positive (ad esempio tramite follow-up post-acquisto) per migliorare la reputazione del brand e influire sulle decisioni di acquisto degli altri utenti;
- Ottimizzate le schede prodotto per mobile, assicurandovi che siano chiare, leggibili e ben strutturate anche su schermi più piccoli: la maggior parte delle visite ad Amazon proviene da dispositivi mobili;
- Includete parole chiave conversazionali e frasi in linguaggio naturale nei titoli e nelle descrizioni per aumentare la visibilità nei risultati di ricerca per gli utenti che effettuano ricerche vocali; questo è un suggerimento prezioso per l’ottimizzazione di tutte le vostre proprietà online, non solo Amazon, dato che l’ascesa delle ricerche vocali è una tendenza crescente confermata anno dopo anno;
- Costruite un brand forte investendo in una comunicazione coerente, contenuti di valore e strategie per aumentare il riconoscimento del marchio: i parametri di autorevolezza del brand stanno infatti diventando sempre più rilevanti per l’algoritmo di Amazon.
Un mix di ottimizzazione tecnica, attenzione all’esperienza mobile e vocale e strategie pubblicitarie mirate vi consentirà dunque di sfruttare al massimo il potenziale di Amazon come canale di vendita.
9. Il marketing sostenibile
La sostenibilità è ormai un elemento chiave per i consumatori, ma cosa vuol dire nel 2025 integrare pratiche eco-friendly nel marketing di un’azienda? Si tratta principalmente di adottare strategie che riducano l’impatto ambientale e comunichino in modo trasparente l’impegno per la sostenibilità.
Questo non si limita al prodotto, ma coinvolge ogni aspetto del brand, dalla produzione alla comunicazione con i clienti. Naturalmente, la sostenibilità non deve essere solo una strategia di marketing, ma un vero impegno: i consumatori premiano infatti i brand che dimostrano azioni concrete, non solo dichiarazioni di intenti.
Ecco qualche consiglio per una svolta sostenibile nel marketing e nella produzione della vostra azienda:
- Scegliete materiali riciclati, biodegradabili o riutilizzabili per ridurre i rifiuti;
- Valorizzate processi a ridotto consumo energetico e fonti rinnovabili: ad esempio, un’e-commerce potrebbe proporre una spedizione “carbon neutral” compensando le emissioni con iniziative di riforestazione;
- Evitate il greenwashing e comunicate dati concreti sui vostri sforzi ecologici evidenziandoli adeguatamente nei vostri copy;
- Offrite incentivi per il reso di prodotti usati o per la scelta di alternative sostenibili;
- Richiedete certificazioni come Ecolabel, FSC, Fair Trade per dimostrare l’impegno ambientale;
Riducete l’uso di carta evitando la stampa di voucher, volantini e manuali: ai vostri prodotti potete allegare un semplice QR code scansionando il quale l’utente potrà accedere a tutti i contenuti utili.
Riassumendo: le domande più comuni sui trend 2025 dell’online marketing
Concludiamo questo approfondimento con una serie di FAQ sulle tendenze del marketing online per il 2025. Se non trovate risposta alla vostra domanda, scriveteci: saremo felici di chiarire tutti i vostri dubbi e arricchire ulteriormente questo contenuto grazie alle vostre segnalazioni.
Che cos’è la fase di awareness nel marketing?
È la prima fase del customer journey, in cui il consumatore scopre l’esistenza di un brand o di un prodotto. In questa fase, i marketer puntano su contenuti virali, pubblicità mirate e strategie di visibilità.
Cosa significa considerazione nel customer journey?
È la fase in cui il consumatore sta valutando diverse opzioni prima di prendere una decisione d’acquisto. I contenuti educativi, le recensioni e le testimonianze giocano un ruolo chiave.
Come funziona il co-branding?
È una collaborazione tra due marchi o tra un brand e un influencer per creare un prodotto esclusivo. Serve a unire le forze e intercettare un pubblico più ampio e fidelizzato.
Qual è la differenza tra influencer marketing tradizionale e co-branding con influencer?
L’influencer marketing tradizionale si basa sulla collaborazione tra un brand e un influencer per promuovere il prodotto o il servizio attraverso i canali social dell’influencer. Il brand paga l’influencer per la visibilità o per il contenuto sponsorizzato. Il co-branding con influencer, invece, implica una partnership più stretta e reciproca, dove entrambe le parti (brand e influencer) co-creano un prodotto o un’esperienza che rappresenta i valori di entrambe le entità. In questa forma di collaborazione, il brand e l’influencer si allineano maggiormente e spesso creano un prodotto esclusivo o un’iniziativa unica.
Le piccole imprese possono sfruttare AR e VR senza grandi investimenti?
Le piccole imprese possono utilizzare la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR) per offrire esperienze immersive a costi contenuti sfruttando tecnologie già disponibili, come le app AR gratuite o i software VR entry-level. Ad esempio, le piccole attività possono creare esperienze di shopping virtuale, mostrando i propri prodotti in un contesto tridimensionale tramite smartphone. Inoltre, molte piattaforme permettono di integrare contenuti AR nelle campagne pubblicitarie, offrendo esperienze coinvolgenti senza la necessità di grandi investimenti.
Quali sono i vantaggi del marketing con AR e VR?
Un’esperienza d’acquisto che faccia uso di AR/VR è più immersiva, inoltre aiuta ad accorciare il processo d’acquisto, ridurre i resi e migliorare l’interazione con i consumatori.
Il marketing in-game è adatto solo ai brand rivolti ai giovani?
No. Sebbene i giocatori più giovani rappresentino una fetta significativa del pubblico videoludico, il panorama dei videogiochi è molto variegato, con giochi apprezzati anche da adulti e professionisti. Il marketing in-game può essere efficace anche per brand che mirano a un pubblico più ampio, inclusi quelli nei settori automobilistico, tecnologico e del lusso, poiché i giochi offrono opportunità per inserire messaggi pubblicitari in un ambiente dinamico e coinvolgente.
Che cosa sono i loot box?
I loot box sono contenitori virtuali presenti nei videogiochi che offrono ricompense casuali, come skin, armi, personaggi o altri oggetti utili nel gioco. Possono essere ottenuti gratuitamente giocando o acquistati con valuta reale o virtuale.
Come evitare che il machine learning nel marketing porti a problemi di privacy?
Per evitare problemi di privacy nel machine learning, le aziende devono garantire che i dati utilizzati siano raccolti in modo etico e con il consenso esplicito degli utenti. È fondamentale implementare misure di protezione dei dati, come la crittografia e l’anonimizzazione, per ridurre il rischio di esposizione. Inoltre, le aziende dovrebbero adottare un approccio di trasparenza, informando i consumatori su come i loro dati vengono utilizzati e dando loro la possibilità di opt-out o di controllare le preferenze relative alla raccolta dei dati.
Cosa sono i backend search terms di Amazon?
I backend search terms sono parole chiave nascoste che i venditori su Amazon possono inserire nel backend della scheda prodotto per migliorare la visibilità nelle ricerche senza appesantire il titolo o la descrizione.
Cosa sono i contenuti A+ di Amazon?
I contenuti A+ di Amazon sono una funzionalità che permette ai venditori e ai brand registrati di arricchire le schede prodotto con elementi visivi avanzati come immagini di alta qualità, grafici, video e testi esplicativi. L’obiettivo è migliorare l’esperienza d’acquisto, aumentare la conversione e fornire informazioni più dettagliate sui prodotti.
Coming soon:
Ce lo avete chiesto in tanti e vi accontentiamo: il blog di Seed torna fra due settimane con un approfondimento su DeepSeek, vi aspettiamo!